IL TERRITORIO

SAMMICHELE

Sammichele è un antico borgo situato a 28 chilometri di distanza da Bari, in una posizione strategica per visitare l’area più bella della Puglia. Famoso per il carnevale e la zampina, della quale si svolge ogni anno la sagra, è anche luogo di interesse storico, architettonico e culturale.

Con un salto nel tardo Medioevo, ti ritroverai davanti al Castello Caracciolo dove si sono susseguite diverse signorie fino a quella dei duchi da cui ha ereditato il nome nel 1797e che è il risultato di molteplici interventi di restauro subiti nel tempo. Dal 1968 ospita il Museo della civiltà contadina “Dino Bianco”, nome del professore fondatore del museo. Al suo interno potrai scoprire ed esplorare le radici della nostra terra legate alla cultura contadina.

Nella piazza spicca l’Arco dell’Orologio sovrastato dalla torre costruita nel 1878, e nelle strade, sarai sorpreso dalle maschere apotropaiche in pietra.

Lungo la vecchia strada per Taranto ti imbatterai in due menhir, uno alto circa due metri l’altro poco più di un metro, che insieme al ritrovamento di vari cocci testimoniano la presenza di antichi insediamenti.

La cultura religiosa del paese si manifesta nelle chiese: quella della Maddalena costruita nel ‘600 sul sito di una cappella medievale, la matrice dedicata a Santa Maria del Carmine  in stile neoclassico e l’Abbazia di S. Angelo in Frassineto i cui resti sono visibili, con tracce di affreschi,  lungo la via denominata del Canale.

TRADIZIONE DELLA CARNE
E DELLA ZAMPINA

Sammichele è una realtà rurale fatta di tradizioni e feste popolari nota per la sua carne e in particolare per il suo prodotto tipico per eccellenza: la zampina.

Si tratta della famosa salsiccia arrotolata a spirale a base di carne mista fresca (bovino, ovino e suino) ed altri ingredienti, insaccata in budella di agnello o capretto. Si trova fresca nelle macellerie e si gusta al meglio cotta alla brace. Essendo un prodotto tradizionale, ogni macellaio ha la sua ricetta segreta e dà il proprio tocco personale variando dosi e condimenti: negli ultimi anni, molti hanno sostituito il basilico al tradizionale timo selvatico; ed è sempre acceso il

dibattito sull’utilizzo di vino bianco, in particolare Verdeca, o Cognac per inumidire l’impasto della salsiccia.

Si dice che le sue origini risalgono al secolo scorso grazie al suggerimento dell’agricoltore e scrittore Giambattista Gagliardo. Riguardo al nome, si narrano due versioni: la prima è che il termine zampina sia usato perché si tratterebbe di uno zampone più piccolo; la seconda è che il nome sia frutto di un malinteso: a coniare questo nome, fu un pastore che fraintese l’ordine del suo signore “Metti la zampina al punto giusto”; Il pastore non avrebbe capito che stesse intendendo il sostegno dello spiedo – chiamato appunto zampina- e non la salsiccia che avevano preparato e svelò la ricetta di questa prelibatezza alla moglie che la diffuse per tutto il paese con il nome sbagliato. La consacrazione definitiva e ufficiale di quella che era la sostituta povera della bistecca si ebbe quando Luigi Veronelli la definì “cibo omerico”.

Per vivere e assaporare in pieno la tradizione della zampina, non puoi mancare alla famosa sagra, appuntamento annuale da oltre 50 anni, voluta nel 1967 dal professor Dino Bianco, fondatore del museo della civiltà contadina, per promuovere e diffondere i prodotti tipici di Sammichele.

Ogni anno quindi, organizzata dall’associazione dei macellai “Carboni Ardenti”, la sagra della zampina richiama migliaia di visitatori che vengono accolti nelle vie dell’antico borgo tutte imbandite a festa, tra inebrianti profumi, tanti prodotti tipici, musica e allegria.

DA VISITARE

Dopo essere stato a La Tradizione e aver gustato le nostre specialità, potrai fare un tour nella nostra bella terra. Potrai facilmente raggiungere diverse mete turistiche di grande interesse storico, culturale e paesaggistico: Alberobello e i suoi Trulli, Castellana Grotte con il suo complesso carsico di grotte, Locorotondo e le tipiche “cummerse”, Grottaglie e le sue ceramiche, Putignano e il suo rinomato carnevale, Conversano e il suo castello che osserva dalla parte più alta della città tutto il centro storico e i suoi monumenti.

Potrai esplorare la Valle d’Itria, la parte meridionale dell’altopiano delle Murge, con i tipici trulli e masserie, e il paesaggio rurale caratterizzato dal terreno di

colore rosso acceso tipico della Puglia meridionale, arricchito dai muri a secco sapientemente costruiti con pietra locale. Il suo capoluogo, Martina Franca, è uno splendido esemplare di architettura barocca che ospita annualmente il festival musicale della Valle d’Itria.

Andando verso l’entroterra,raggiungerai in pochi minuti la fervente città di Matera e i suoi suggestivi Sassi, patrimonio dell’Unesco; o potrai spostarti sulla costa e goderti lo spettacolare litoraledi Polignano e Monopoli.

Un po’ più a nord, nelle Murge Occidentali,potrai ammirare l’imponente Castel del Monte a pianta ottagonale ancora intatto, risalente al XIII secolo e costruito dall’imperatore Federico II in Puglia nell’attuale frazione omonima del comune di Andria.